lunedì 27 ottobre 2008

Ristrutturazione Villa del Balbianello

Alla pagina http://www.edilizia.com/News/2008/ritorno_antichi_splendori si parla del restauro di Villa Balbianello.
Si evince che l'uso sapiente di materiali e di tecnologie professionali permette di ottenere risultati magnifici.

Riporto l'articolo:

Lenno si affaccia sul lago su un’insenatura così suggestiva da essere stata battezzata Seno di Venere dal cardinale Angelo Maria Durini. Fu proprio il porporato a far edificare nel XVIII secolo, sul promontorio del Lavedo che chiude il golfo, la famosa Villa del Balbianello.

L’accesso più suggestivo e comodo alla villa avviene via lago e ciò permette di ammirare il particolare giardino a terrazze, realizzato sul promontorio roccioso. La morfologia del terreno ne ha condizionato la struttura, non all’italiana e non all’inglese come quelli dell’epoca: il risultato è davvero unico.

Villa Balbianello, fu ricavata da un preesistente convento francescano a cui venne aggiunta la celebre loggia con vista sui due golfi, di “Venere” e di “Diana”. Il giardino è caratterizzato da terrazze e balaustre e la sua struttura segue fedelmente l’andamento del terreno: in alcuni punti è scosceso con ripide rocce che creano vari piani di dislivello sui quali si alternano prati siepi, cipressi e querce.

Alla morte del Cardinale, ne 1796, Giuseppe Arconati Visconti comprò la villa facendo miglioramenti al giardino e alla loggia. Al termine della prima guerra mondiale, la villa venne acquistata dal generale statunitense Butler Ames. Egli restaurò tutto il complesso. I suoi eredi la cedettero all’esploratore conte Guido Monzini che collocò nella villa le sue collezioni d’arte e i ricordi dei suoi viaggi e esplorazioni. Infine la villa è passata al Fondo Ambiente Italiano.

Descrizione del degradoGli elementi in cemento decorativo delle balaustre presentavano fenomeni di degrado generici e diffusi in forme più o meno gravi su tutte le superfici:• Una patina biologica e di vegetazione, presente su buona parte delle superfici, era composta da muschio e licheni di varia natura;• Il distacco e la mancanza di porzioni dei calchi, dei tasselli e delle ricostruzioni cementizie di recente realizzazione, causata dall’inibizione del legante e dall’incompatibilità con il supporto originale;• La fratturazione in soluzione di continuità in corrispondenza delle stuccature dei giunti e delle ricostruzioni dovuta in parte al cedimento dei blocchi e dei calchi della struttura:• La disgregazione superficiale dovuta al naturale fenomeno di idratazione ed essiccazione, nonché all’ossidazione e rigonfiamento delle strutture metalliche presenti all’interno dei calchi;• Le croste di vario spessore nelle zone di deposito e scorrimento delle acque;• L’erosione e il dilavamento in corrispondenza delle parti decorative d’aggetto e particolarmente esposte.

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